BRUXELLES – “I dati presentati sull’economia europea lasciano aperta la sfida sul fronte occupazionale”. A dirlo è il vicepresidente della commissione per lo sviluppo regionale del parlamento europeo, Andrea Cozzolino.
“Le previsioni di crescita per i prossimi mesi, frutto dell’euro debole, dei bassi prezzi del petrolio e delle misure adottate dalla Bce con il quantitative easing – osserva Cozzolino in una nota – lasciano intravedere la possibilità di una fuoriuscita dalla crisi. Sono segnali timidi ma comunque importanti poiché dimostrano che l’azione del governo di Matteo Renzi comincia a dare i suoi primi frutti. Come ha detto però lo stesso Commissario agli affari economici Pierre Moscovici, bisogna fare di più per fare in modo che questa ripresa europea non sia solo un fenomeno stagionale”.
“Occorre dunque – aggiunge Cozzolino – fare ogni sforzo necessario per cogliere le opportunità che questa ripresa darà all’Italia, pensando soprattutto al Mezzogiorno dove i tassi di disoccupazione giovanile restano tra i più alti d’Europa. Questi dati, infatti, dimostrano che questa ripresa da sola non è sufficiente a invertire in maniera strutturale e stabile il trend del mercato del lavoro. Occorrono interventi sul lato della domanda riducendo il peso contributivo fiscale sia sui salari sia sulle imprese. Ma soprattutto bisognerà intervenire con una politica di investimenti pubblici e privati capaci di creare nuova e buona occupazione”. (ANSA)