BRUXELLES – La Commissione Ue ha proposto di creare una nuova serie d’indicatori che consentano di seguire le evoluzioni dell’occupazione e della situazione sociale nella zona euro per rafforzarne la comprensione e cercare di dare risposte migliori.
“Bisogna rafforzare la dimensione sociale dell’Unione economica e monetaria”, ha spiegato il commissario agli affari sociali, Laszlo Andor, presentando i nuovi indicatori. Secondo Andor “consentiranno un’identificazione più precisa e precoce dei problemi sociali e dell’occupazione”.
Per sapere il livello di problematiche sociali e del lavoro di un Paese europeo si prenderanno dunque in considerazione il tasso di disoccupazione, quello di giovani che non studiano né lavorano, il reddito delle famiglie, il tasso di rischio di povertà e le ineguaglianze. Gli indicatori daranno solo un quadro della situazione e non serviranno a stabilire delle soglie di guardia. Mettersi d’accordo su una definizione di squilibrio, ha spiegato Andor, è una questione che si potrà fare più avanti. “Una proposta piena di buone intenzioni ma poco ambiziosa” ha commentato il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz. (ANSA)